La sindrome da burnout è stata ben spiegata dalla scienza come ‘esaurimento fisico, emotivo o mentale’ , ovvero uno stato in cui il corpo, la mente e anche la parte emozionale esauriscono le energie e non riescono più a funzionare come dovrebbe essere naturalmente.
La stessa parola ‘burn out’ significa bruciarsi, esaurirsi e l’OMS l’ha definita come una forma di stress lavorativo che non si riesce a gestire con successo.
Quando la parola è entrata nel lessico degli italiani, era legata solamente al lavoro, ovvero si parlava di burnout solo con riferimento all’esaurimento fisico, mentale ed emozionale causato da troppo lavoro, da troppe scadenze e da troppi impegni.
Le cause individuate erano anche i cattivi rapporti con i colleghi, il senso di insoddisfazione, ma soprattutto un carico di impegni troppo gravoso, che spinge il corpo, la mente e le emozioni troppo oltre, finendo tutte le energie disponibili.
Con la pandemia, si è cominciato a parlare di burnout pandemico, ovvero di uno stato di sfinimento dovuto alle restrizioni, alle regole e alle mille precauzioni da seguire.
Inoltre, la pandemia ha portato con sé anche risvolti economici considerevoli, il che ha generato preoccupazioni su preoccupazioni per i lavoratori a ogni livello.
La sindrome da burnout coinvolge quindi anche la relazione figli genitori, che può diventare talvolta complicata. Ecco nascere il burnout genitoriale, ovvero uno stato di sfinimento dovuto a relazioni complicate nell’ambiente familiare.
Come si manifesta il burnout
7 consigli semplici per difendersi dal burn out
Come si manifesta il burnout

Dal punto di vista lavorativo, il burnout nasce soprattutto in ambienti competitivi, quindi può iniziare con la tendenza a dire sempre di sì a tutto e tutti al lavoro, per paura di perdere opportunità, ma anche di non fare carriera.
Dire sempre di sì coincide molto spesso con grandi sovraccarichi di impegno, meno tempo da dedicare a sé stessi e un logorio fisico, mentale ed emozionale.
Questa può essere considerata come una prima fase del burnout, che si può rispecchiare anche in altre sfere della vita, ovvero nelle relazioni familiari o con gli amici.
Ecco quindi nascere la seconda fase, dove la persona si sovraccarica di impegni, si trascura, distorce anche i suoi valori e mette il lavoro o altre sfere della vita prima di sé stesso.
L’alimentazione, in questi casi, può diventare poco salutare, si mangia poco e velocemente, non ci si concede il tempo per prendersi cura di sé stessi e il fisico ne risente.
Ecco quindi nascere i veri e propri sintomi del burn out, che sono ansia, stress fortissimo, sensazione di disconnessione dal mondo e dagli altri, fatica a dormire, fatica a relazionarsi, tendenza a non avere dei punti di riferimento.
Questo stato, a sua volta, può portare molte persone ad abusare di sostanze, dalla caffeina agli energy drink, fino all’alcol e alle sostanze stupefacenti.
L’ultima fase del burn out è il vero e proprio collasso, quando la persona non ha più forze per fare niente ed è quindi costretto a fermarsi.
7 consigli semplici per difendersi dal burn out

Farlo però è super consigliato, perché ne va della propria salute e del proprio benessere.
Ecco 7 consigli da considerare per difendersi dallo sfinimento.
- Pensare alle proprie esigenze: cercare di capire cosa chiedono il corpo e la mente e assecondarli, magari con riposo, buon cibo, una gita fuori porta o semplicemente una passeggiata all’aria aperta.
- Fare esercizi di rilassamento: anche dei semplici esercizi di respirazione possono bastare, come quello di inspirare profondamente e poi espirare, almeno per 3 volte quando ci si sente tesi.
- Assumere magnesio: stress e ansia possono ‘mangiarsi’ più magnesio del dovuto, quindi è bene reintegrarlo per rilassare il corpo e rinfrescare la mente, meglio se in forma Colloidale Pura come quello che trovi qui.
- Chiedere aiuto: se al lavoro o in altri contesti si fa fatica a fare tutto, è bene chiedere aiuto a qualcuno, anche solo per un periodo. In questo modo il carico di impegni diminuisce e il corpo può recuperare energia.
- Imparare a dire qualche No: spesso si dice di sì per paura di perdere delle opportunità, ma qualche No detto con consapevolezza può salvaguardare corpo e mente dallo sfinimento.
- Ridimensionare le aspettative: se le aspettative di vita o di carriera sono troppo alte, un’idea può essere quella di ridimensionarle, almeno fino a che non si recuperano le energie necessarie per raggiungerle.
- Curare il proprio benessere: ‘Mente sana in corpo sano’, perciò è bene prendersi cura di sé stessi, magari con aiuti naturali che favoriscono il benessere completo, come quello che trovi qui.
Prevenire il burn out è qualcosa che tutti possono fare per salvaguardare la propria salute e il proprio benessere, perché come succede in molti casi, prevenire è sempre meglio che curare. 🙂
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